
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #18 appuntamento.
#1 NOTIZIA- EDUTOK: IL NUOVO PROGRAMMA DI ISTRUZIONE PROMOSSO DA TIKTOK
Ci troviamo in India, e mentre le autorità locali cercano di limitare la diffusione di contenuti di intrattenimento, TikTok e Bytedance provano a promuovere contenuti a scopo educativo.
Si tratta di Edutok: un programma che ha come finalità quella di “democratizzare l’apprendimento per la comunità digitale indiana” e di “rivoluzionare l’e-learning in India”.
Le brevi clip proposte, in linea con lo stile della piattaforma social, offriranno informazioni utili riguardo il fitness, l’alimentazione e l’inglese parlato.
L’iniziativa di Edutok ha già contribuito ad aumentare il numero di contenuti educativi del 128%. Basta cercare l’hashtag #Edutok per scoprire i numerosi video già presenti in rete che, in sostanza, vanno a creare aule virtuali accessibili a tutti.
Il motivo alla base di questa iniziativa è l’interesse da parte di TikTok di ripulire la sua immagine, che dalle autorità locali non è ben vista. Oltre a questo, l’intenzione è di entrare in un mercato con grande potenziale di crescita, dove il leader attuale già vanta un valore di circa sei miliardi di dollari.
#2 NOTIZIA- CAMPAGNA THINX: “E SE ANCHE GLI UOMINI AVESSERO IL CICLO?”

Il problema è sempre lo stesso: alcuni argomenti, anche in molte società moderne, rappresentano tabù difficili da sfatare. Un esempio è quando si parla di un processo naturale e fisiologico come quello del ciclo.
Questo è lo scopo della campagna di cui vi parlerò a breve: promuovere un cambiamento sociale, rompendo i tabù che ancora esistono, purtroppo, riguardo le mestruazioni.
Lo spot della campagna cerca di rappresentare come sarebbe il mondo se tutti avessero il ciclo, compresi gli uomini. Forse, se tutti lo avessimo, magari saremmo più a nostro agio.
Maria Molland, CEO di Thinx, la pensa così: «ci insegnano a nascondere i prodotti per il ciclo nelle borsette quando andiamo in bagno e a controllare continuamente i vestiti per vedere se ci sono perdite o macchie».
Lo scopo della campagna è quello di rendere gli uomini consapevoli del problema e di ottenere più empatia, così da evitare situazioni di sconforto, disagio e imbarazzo.
“È giunta l’ora di sentirsi a proprio agio”.
Si conclude così lo spot, facendo riferimento anche al prodotto proposto dall’azienda: uno slip speciale in grado di sostituire gli assorbenti e assicurare comfort e comodità di utilizzo.
#3 NOTIZIA- GOOGLE INDAGA SUL BENESSERE DIGITALE
«Credi di avere il controllo sulla tecnologia o è essa ad avere il controllo su di te?».
Questa è solo una delle domande poste dagli intervistatori in un video organizzato da Google.
L’indagine di Google ha previsto una serie di interviste approfondite in sei paesi diversi, compresa l’Italia. Inoltre 17mila persone sono state sottoposte a una serie di sondaggi per comprendere cosa significa per loro avere un rapporto sano con i dispositivi digitali.
L’indagine, in Italia, ha rilevato che il 43% dei genitori si dimostra preoccupato per l’uso inappropriato che i loro figli fanno dei mezzi digitali, e il 61% dichiara di volere aiuto per migliorare le loro abitudini.
Dalle interviste è emerso che delle piccole soluzioni per migliorare le nostre abitudini digitali potrebbero essere:
- Non utilizzare dispositivi elettronici durante una conversazione
- Limitarne l’uso prima di andare a dormire
- Non utilizzare due schermi contemporaneamente (per esempio utilizzare il telefono mentre si guarda la tv)
- Non utilizzare un dispositivo elettronico appena svegli
Ma quando si può dire di aver trovato un equilibrio con la tecnologia? Per questo, sul proprio sito, Google ha messo a disposizione una serie di consigli da poter seguire.
Gli utenti vengono invitati a rispondere ad alcune domande per accrescere la loro consapevolezza sull’uso che fanno della tecnologia.
Per esempio, vi sono domande come: «Provo il bisogno di controllare immediatamente il cellulare ogni volta che vibra o emette un suono?» o «Vengo distratto dal cellulare quando sono con la famiglia o con gli amici?» a cui è possibile rispondere con «mai», «raramente», «a volte», «spesso».
Per risolvere questo problema, sono state lanciate anche diverse iniziative da Google. Una di queste è l’applicazione Digitalwellbeing, che informa gli utenti di quanto tempo trascorrono al telefono.

Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con
voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla
prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe