
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #24 appuntamento.
#1 NOTIZIA- I SOCIAL NASCONDONO I LIKE. ECCO CHI SEGUIRÀ L’ESEMPIO DI INSTAGRAM

Come avrete notato, Instagram è già da un po’ di tempo che ha deciso di nascondere la visione dei like al pubblico che guarda i contenuti, lasciandoli visibili solo ai relativi creatori.
La motivazione alla base di questa decisione è l’intento di rendere meno stressante l’esperienza sulla piattaforma.
Si stava creando un gioco pericoloso basato sul numero dei like; lo stress di non ottenerne abbastanza era costante, la competizione fra profili aumentava, e sensazioni di inadeguatezza venivano condivise da una grande parte della community.
Cominciati in Canada, i test per valutare la rimozione dei like si sono presto diffusi anche in altri paesi. Sono stati paesi come Irlanda, Giappone, Italia, Brasile, Australia e Nuova Zelanda i primi a sperimentare questo cambiamento.
I test hanno registrato un’approvazione generale, tanto che Instagram ha deciso di estenderli anche negli Stati Uniti.
Per tornare alla notizia principale, altri social network seguiranno il suo esempio.

Primo fra tutti Facebook, che ha come scopo quello di migliorare l’esperienza dell’utente sulla piattaforma e di farlo concentrare sulla qualità del contenuto, piuttosto che lasciare che questo venga valutato in base all’approvazione che ha ricevuto da altre persone.
Oltre a Facebook anche Youtube è determinato a nascondere alcune metriche. Da settembre 2019, infatti, il colosso del video streaming ha deciso di non mostrare più il numero esatto degli iscritti ai canali, ma solo una stima approssimativa.
Le aziende, in caso vorranno selezionare degli influencer per le loro campagne, non potranno più basarsi sulle metriche a cui eravamo abituati, ma dovranno trovare altri metodi di valutazione.
Dall’altra parte, i creatori di contenuti dovranno cercare di instaurare forme di interazione più pura, non filtrata da bolle di numeri.
#2 NOTIZIA- SOCIAL MEDIA TREND DEL 2020: COSA CI ASPETTA?
Questa non è una vera e propria notizia, è più una raccolta delle prossime tendenze che potranno tornare utili a chi ha un’attività online o offline.
Il web, e soprattutto i social media, sono in continua trasformazione, quindi non è detto che quello che funzionava solo un anno fa, possa funzionare allo stesso modo in questo momento.
Per arrivare prima dei nostri competitor è bene giocare d’anticipo e cercare di comprendere su cosa investire le proprie risorse.
Ecco cosa ci aspetta.
Tiktok: la presenza sulla piattaforma sarà fondamentale?
Al momento conta ben 750 milioni di utenti attivi ed è disponibile in 150 paesi e in 75 lingue. TikTok è il social network cinese rivolto principalmente alla generazione Z e che sta facendo tremare Mark Zuckerberg.
La sua crescita è stata esplosiva e sono ancora pochi i marketer o le aziende che hanno deciso di dargli importanza. Per questo bisogna approfittarne.
Non sappiamo se Tiktok sarà il prossimo Facebook o Instagram, ma sicuramente, basandoci sui numeri che sta registrando, merita di essere considerato.
Aziende come Nike, Sony e Pepsi stanno già provando a costruire le loro community sfruttando influencer più o meno noti.
Una campagna come la sfida #InMyDenim di Guess del 2018 ha raggiunto ben 37 milioni di visualizzazioni. Ma chiunque può permettersi di spenderci un po’ di tempo, non solo le aziende più grandi.
La piattaforma è nella sua fase iniziale, questo vuol dire che offre la possibilità di raggiungere un enorme numero di persone anche se si hanno pochi seguaci. Per capirci meglio, ogni contenuto da noi creato può andare virale. Per il momento.
Social media wellness e digital detox
Ormai i social network sono parte integrante della nostra quotidianità, e mentre ci sono persone che non riescono ad allontanarsi dal loro telefono, ce ne sono altre che decidono di intraprendere un percorso di digital detox, ovvero di “disintossicazione” dai social.
Le persone sono sempre più consapevoli dell’impatto che i social media hanno sulla propria salute psicofisica, per questo è desiderio comune cercare di limitarne l’utilizzo.
«I consumatori sono stanchi dell’immensa quantità di contenuti diversificati a cui sono sottoposti sui social media. I consumatori meritano una pausa, ma la responsabilità di rendere utile il tempo dei consumatori online, tramite storie tempestive e rilevanti, ricade sui brand».
Ecco quindi che aziende come Facebook e Instagram nascondono i like, e Google lancia Digital Wellbeing per monitorare il tempo di utilizzo dei dispositivi e promuoverne un uso consapevole.
Diverse aziende hanno inoltre deciso di ridurre il numero di contenuti pubblicati sui propri canali ufficiali per lasciare spazio alle conversazioni tra gli utenti.
Privacy e dati personali
In questi ultimi anni sono state molte le aziende al centro di scandali e accusate di gestire in malo modo i dati che raccoglievano dai propri utenti.
Dal 2020 possiamo aspettarci nuove forme di regolamentazione, ma anche un cambiamento delle abitudini degli utenti, che preferiranno forme d’interazione privata a quella pubblica, che sia per comunicare con gli amici o per mantenersi in contatto con i brand preferiti.
Realtà aumentata: un nuovo trend
Nei prossimi anni, gli utenti non vorranno rinunciare al loro coinvolgimento sui social, anzi. La diffusione di nuove tecnologie come il 5G e dispositivi per la realtà aumentata, come visori AR e VR, segneranno un nuovo paradigma dell’interazione online.
La parola d’ordine per le aziende sarà “assenza di confine“: tra il mondo online e quello offline, tra la realtà effettiva e quella aumentata/virtuale.
Altri trend da tenere in considerazione
Oltre a quelli già citati, è bene indicare altre tendenze come: l’utilizzo dei chatbot per il proprio servizio clienti; il coinvolgimento maggiore dei giovanissimi che chiedono innovazione, creatività e personalizzazione del prodotto; l’UGC (contenuti generati dall’utente) che sarà alla base delle decisioni d’acquisto di circa il 90% degli utenti del web.
Per non dimenticare gli influencer, ma quelli più piccoli. I micro influencer sono già in grado di offrire un maggior tasso di engagement e un’alta probabilità di conversione.
3# NOTIZIA- AMAZON LANCIA LA SUA PIATTAFORMA EDUCATIVA

Si chiama Amazon Ignite la piattaforma pensata da Amazon che permette di acquistare o vendere materiale didattico.
Amazon Ignite è una piattaforma gratuita che ha come scopo quello di mettere in connessione i creatori di contenuti educativi con lettori e clienti.
Iscriversi alla piattaforma è gratuito, serve solo un link di invito per entrare.
Amazon ha inoltre spiegato che gli autori guadagneranno una royalty del 70% su tutte le vendite. Su articoli che costano meno di 2,99 dollari, Amazon prenderà una commissione di transazione di 30 centesimi.
In questo modo, prodotti digitali come tesine, giochi interattivi, testi scolastici, materiale per esercizi e altro ancora potranno essere messi in vendita.
Ecco quindi i vantaggi che offre Ignite:
- Possibilità di essere scoperti da qualsiasi parte del mondo
- La pubblicazione dei contenuti didattici è gratuita
- L’autore guadagnerà il 70% del prezzo totale di vendita
- Amazon assicura la protezione da copyright per tutelare i creatori di contenuti
Cominciare è molto semplice. Basta accettare l’invito ad iscriversi, caricare il proprio materiale didattico, definire il prezzo di vendita, i dettagli, e pubblicarlo.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi
Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe