
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #90 appuntamento.
1# NOTIZIA- SANREMO 2021: IL FESTIVAL DELLA CANZONE ITALIANA È SEMPRE PIÙ MULTICANALE
Capace di catturare l’attenzione di milioni di Italiani, Sanremo si conferma uno degli appuntamenti televisivi più seguiti.
Inoltre, se già l’anno scorso il Festival ha puntato sulla “multicanalità”, quest’anno, per rispettare gli obblighi dettati dal Covid, Sanremo 2021 ha fatto del digitale la sua arma principale.
Da un lato sembrerebbe infatti esserci un calo di share in TV rispetto alla scorsa edizione: la prima puntata di Sanremo 2021 sarebbe stata vista da 8.363.000 italiani, per uno share del 46.6%, contro i dieci milioni di spettatori e uno share del 52.2% dell’anno scorso.
Complessivamente le prime due serate di Sanremo 2021 hanno fatto registrare 4.6 milioni di visualizzazioni su RaiPlay, la piattaforma streaming di casa RAI: una crescita del +38% rispetto allo scorso anno.
Questo dato conferma come Sanremo sia un programma capace di attirare sempre più giovani, dai millennials alla generazione Z.
Il Covid ha ovviamente influenzato il modo in cui i gruppi di ascolto discutevano del Festival. Gli obblighi di distanziamento sociale e il coprifuoco hanno portato le conversazioni completamente online.
I gruppi d’ascolto di Sanremo 2021 si sono infatti “spostati” sulle chat di WhatsApp, nelle stanze di Zoom, nei gruppi Facebook privati, in cui i partecipanti si scambiavano commenti sulle esibizioni, sui testi delle canzoni, sui look di cantanti in gara e ospiti del Festival, facendo previsioni sulle classifiche e sul vincitore.
Questo a dimostrazione del fatto che Sanremo continua ad essere una visione collettiva. Certo, riadattata per adeguarsi ai tempi, ma pur sempre collettiva.
Ma Sanremo 2021 è stato anche il Festival dei meme, delle polemiche e degli strafalcioni.
Per quanto riguarda i meme, ne sono un esempio le rappresentazioni satiriche delle performance e degli abiti indossati da cantanti come Achille Lauro e Orietta Berti.
Invece, tra gli epic fail maggiori, la battuta sessista di Amadeus rivolta a Cristina Girelli, il monologo reputato generalista e perbenista di Barbara Palombelli, e gli episodi di bodyshaming.
Per concludere, sono invece pochi i brand che hanno colto la palla al balzo per fare del real time marketing grazie al Festival. Forse la paura di commettere scivoloni era troppo grande!
Ecco qualche esempio delle campagne riuscite:
Grandi brand come Netflix e Amazon non si sono ovviamente tirati indietro, e hanno investito i loro grandi budget per promuovere il brand al grande pubblico di Sanremo 2021.
2# NOTIZIA- PROFITTI RECORD PER ZOOM: RAGGIUNTI I 2,6 MILIARDI NELL’ANNO DELLA PANDEMIA
Passata dall’essere sconosciuta a molti, ad essere parola ormai di uso comune, Zoom si è rivelata essere l’applicazione del 2020.
Zoom, la piattaforma di videoconferenze, ha chiuso l’anno con un fatturato in crescita del 369%, sfiorando il record di 2,6 miliardi di dollari.
Certo, il merito è in gran parte della pandemia, che ha obbligato milioni di persone a dover sfruttare uno strumento digitale per continuare a coltivare i propri rapporti, per lavorare o per la propria formazione.
“Un anno senza precedenti per Zoom” – sottolinea in una nota stampa ufficiale Eric S. Yuan, fondatore e amministratore delegato – “Siamo onorati del nostro ruolo di partner fidato e motore per il moderno ambiente di lavoro situato in una qualsiasi parte del mondo. La nostra capacità di rispondere e controbattere rapidamente ci ha permesso di mettere a segno, durante tutto l’anno, grandi risultati finanziari”.
Così il titolo schizza in borsa con un’ulteriore crescita dell’ 11% e un ricavo previsto di 3,7 miliardi di dollari circa per il prossimo anno fiscale.
Questo successo esponenziale porta Zoom a volersi espandere in aree di business come la posta elettronica o il mercato dei contact center.
In teleconferenza con gli analisti, il CFO di Zoom Kelly Steckelberg evidenzia come la società stia esaminando opportunità di fusione e acquisizione, sottolineando di “non aver trovato ancora il giusto match”.
Ma i numeri da record non finiscono qui: Zoom registra 467.100 clienti con più di dieci dipendenti, circa il 470% in più rispetto agli 82mila dell’anno precedente e una disponibilità di liquidità di 4,2 miliardi di dollari.
3# NOTIZA- QUALI SONO I TREND DEL MERCATO DEL LAVORO 2021? ECCO I DATI EMERSI DALL’INDAGINE DI INFOJOBS
L’indagine svolta da Infojobs a gennaio 2021 su un campione rappresentativo di 144 aziende italiane, mostra i dati sulle assunzioni in un anno difficile come il 2020, e le previsioni delle aziende per il 2021.
Una prima dichiarazione arriva da Filippo Saini, head of job di InfoJobs, che ha dichiarato: «ci aspettiamo un inizio d’anno atipico dal punto di vista del lavoro, dovuto all’incertezza ancora persistente degli effetti della pandemia e degli sviluppi legislativi».
Il 2020 era cominciato con un generale ottimismo: il 74,3% delle aziende, infatti, aveva reso pubblica la volontà di ampliare il numero delle proprie risorse. La pandemia ha poi cambiato, ovviamente, le carte in tavola.
Alla fine del 2020 il 12,5% delle imprese si è trovato costretto al licenziamento di alcune risorse e il 25,7% non ha ampliato il proprio organico; il 36% ha però assunto nuovo personale, e il 25,8% ha assunto più lavoratori di quelli previsti.
Ma quali sono i trend previsti per il 2021? Dalla ricerca è emerso che il 25,7% delle aziende intervistate ha affermato di essere propenso a un consistente rafforzamento del personale, mentre solo il 5,6% ha reso noto l’intento di valutare una diminuzione del personale.
Inoltre, la ricerca ha reso disponibili altri dati: il 47% ha dichiarato di voler incrementare in modo esiguo il proprio organico e il 12,5% non prevede vere e proprie assunzioni ma solo sostituzioni del personale uscente con quello entrante.
Le aziende che hanno deciso di non investire in nuove risorse umane hanno ipotizzato, per il 2021, di dare maggior risalto alla formazione, alla gratificazione e all’eventuale riqualifica dei lavoratori già inseriti nell’organico.
I trend del mercato del lavoro 2021, emersi dai dati di InfoJobs, sono invece: l’importanza della tecnologia e della digitalizzazione; gli investimenti in formazione costante; e l’approccio orientato al risultato.
Filippo Saini riassume così la ricerca: «in questo scenario mutevole, rileviamo dalle aziende un solido atteggiamento di determinazione e propensione alla continuità del business, che premierà ancora e sempre più la tecnologia, quale partner irrinunciabile del lavoro, e la formazione, sulla quale molti sono disposti a investire in modo incrementale».
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe