
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #91 appuntamento.
1# NOTIZIA- ALIBABA RISCHIA UNA MULTA RECORD PER PRATICHE ANTICONCORRENZIALI
Duro colpo per Alibaba, che rischia di dover pagare una multa record per pratiche anticoncorrenziali. La cifra proposta? 975 milioni di dollari!
Non solo. Oltre alla multa, l’Autorità di regolamentazione cinese starebbe ipotizzando anche la cessione di alcuni asset aziendali non legati alla vendita online.
Alibaba è accusata di aver attuato una pratica ora rinominata “er xuan yi” – il cui significato sarebbe “scegli uno su due” – in base alla quale, secondo i regolatori, il gigante della tecnologia ha punito alcuni commercianti che vendevano prodotti sia su Alibaba sia sulla sua piattaforma rivale, JD.com.
L’obiettivo del Governo cinese sarebbe combattere le tendenze monopolistiche di gruppi privati. Nel mirino c’è ovviamente Jack Ma, il fondatore di Alibaba, che poco tempo fa era sparito dalla scena pubblica dopo aver criticato il Partito.
Ma l’intenzione, secondo alcuni funzionari, non è schiacciare una centrale tecnologica popolare tra le famiglie cinesi e gli investitori globali, ma far sì che l’azienda prenda le distanze dal suo fondatore e che si allinei più strettamente con il Partito Comunista.
A differenza della sua affiliata Ant Group Co, considerata “un disgregatore e una minaccia alla stabilità del sistema finanziario”, Alibaba è un orgoglio cinese, simbolo di innovazione tecnologia e vanto economico.
L’azienda sarà quindi costretta a correggere il comportamento anticoncorrenziale riportato dalle autorità di regolamentazione e aderire all’agenda politica del Governo. Ciò che è ormai certo, è il rapporto ostile tra il Presidente cinese Xi Jinping e uno degli uomini più ricchi della Cina.
Intanto, Jack Ma ha gradualmente ridotto la sua partecipazione in Alibaba, detenendo meno del 5% a luglio, ma mantenendo comunque un’influenza significativa sull’azienda.
2# NOTIZIA- BRUCIATA L’OPERA DI BANKSY ACQUISTATA PER 95MILA DOLLARI E RIVENDUTA IN DIGITALE A 382 MILA
L’opera di Banksy, acquistata per 95mila dollari e rivenduta per 382mila in criptovaluta, è stata alla fine bruciata. Il suo valore, adesso, è tutto nel digitale!
Il “merito” è da attribuire alla società di blockchain Injective Protocol che, dopo aver acquistato un’opera dello street artist anonimo e averla “convertita” in NFT – Non Fungible Tokens, cioè in “materia digitale” – non ha potuto far altro che bruciarla, incrementando addirittura il suo valore.
Si tratta di un gesto forte, sia emotivamente che finanziariamente, che segue l’onda speculativa del mercato delle criptovalute.
Injective Protocol è una piattaforma di Decentralized Derivatives Trading, cioè di DeFi, ovvero finanza decentralizzata, un sistema che non si basa su intermediari centrali, come broker o banche.
Gli utenti possono così prestare o ricevere fondi, scambiare criptovaluta ma anche speculare sulle oscillazioni dei prezzi utilizzando i derivati.
La scelta dell’opera, acquistata da Taglialatella Galleries nel corso di una vendita dedicata allo street artist per circa 95mila dollari, non è affatto casuale: si tratta infatti di Morons (White), lavoro del 2006 nel quale è raffigurata un’asta affollata e un quadro che riporta queste parole: “non posso credere che voi idioti compriate davvero questa schifezza”.
3# NOTIZIA- LA RUSSIA MINACCIA DI BLOCCARE DEFINITIVAMENTE TWITTER NEL PAESE. ECCO PERCHÉ!
Le autorità russe hanno annunciato di volere rallentare Twitter e di valutare il blocco totale della piattaforma.
La motivazione è da ricondurre alla mancata rimozione, da parte del social media, di diversi contenuti illegali pubblicati online.
La Russia sembra inoltre voler mettere una stretta generale ai social media, che hanno avuto un ruolo cruciale nell’organizzazione delle proteste avvenute di recente nel Paese.
Secondo l’organo russo che controlla le comunicazioni, il cosiddetto Roskomnadzor, su Twitter erano presenti contenuti che incoraggiavano i minori a suicidarsi, oltre che contenuti pedopornografici e incitanti all’uso di droghe.
L’agenzia ha dichiarato che se Twitter dovesse continuare ad ignorare le richieste di rimozione avanzate nel corso degli anni e a non assumere una “posizione più costruttiva”, potrebbe essere completamente bloccata.
Tra i contenuti considerati “illegali” rientrano anche quei messaggi che istigano i giovani a partecipare a proteste non autorizzate, diffondono false informazioni sulla violenza della polizia durante le manifestazioni e ingigantiscono il numero di persone presenti a una protesta.
Il rallentamento proposto dalla Russia avrà un impatto sui video e sulle fotografie, ma non sui testi dei messaggi. Sarà applicato al 100% dei dispositivi mobile e al 50% degli altri.
Un eventuale blocco risulterebbe paradossale, visto che la Russia ha utilizzato segretamente Facebook, YouTube, Twitter e Instagram per sovvertire l’esito delle elezioni presidenziali statunitensi del 2016, e per diffondere pericolose notizie false sul vaccino anti-Covid.
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi. Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe