
In un contesto in cui da un momento all’altro può crearsi un’opportunità da sfruttare per il proprio business, è bene tenersi aggiornati e non farsi sfuggire nessuna occasione.
In questi articoli vi propongo le novità più interessanti della settimana riguardanti il settore del marketing.
Vediamo subito quali sono quelle di questo #75 appuntamento.
1# NOTIZIA- COSA CERCANO GLI ITALIANI SU GOOGLE DURANTE LA SECONDA ONDATA DEL CORONAVIRUS?
“Coronavirus…birra Corona…dolci…Simpson”.
Queste sono state alcune delle ricerche fatte dagli italiani durante la pandemia di marzo. La prima conoscenza del virus e le relative preoccupazione, portavano le persone a chiedersi se ci fosse qualche nesso con la birra Corona, e se i Simpson avessero davvero previsto la pandemia.
C’è quindi da chiedersi quanto le domande poste a Google siano cambiate nel corso dei mesi. Anche dalle ricerche “seconda ondata coronavirus” su Google si possono intuire ansie e preoccupazioni degli italiani.
Tra le parole più cercate c’è il temutissimo DPCM che, tra ottobre e novembre, ha visto un maggior incremento di ricerche su Google. Basta pensare che tra gli ultimi giorni di ottobre e i primi di novembre il volume di ricerche medie su Google per “DPCM” è schizzato a 823mila, quattro volte in più più rispetto al mese di marzo.
Anche “tampone” ha avuto un’impennata, arrivando fino a 50mila ricerche al mese. Così come “coprifuoco”, “lockdown”, “smartworking”, “coprifuoco”e “didattica a distanza”.
Le ricerche fatte su Google ci suggeriscono gli interessi e le preoccupazioni degli italiani, e come la loro quotidianità sia cambiata.
Un chiaro esempio dell’impatto della pandemia si ha in keyword come “febbre” e “sintomi”. Se fino allo scorso anno i volumi di ricerca erano fermi rispettivamente a quota 14.500 e 3600, quest’anno si è già al di sopra delle 22mila e delle 6mila ricerche medie mensili.
Ma se ci sono parole che hanno subito un’impennata delle ricerche, altre hanno provato una caduta in picchiata.
L’anno scorso la parola chiave “viaggi” era cercata in media mensilmente 18mila volte, ora è ferma ad appena 5400. Così come “turismo” e “Easyjet” che visto ridotto il loro volume di ricerca del 70%.
Nell’ultimo periodo è però il Natale ad essere al centro delle tendenze di ricerca. Da una parte, gli italiani si informano riguardo eventuali lockdown a Natale, dall’altra, sono diminuite le ricerche riguardo regali, cenoni e mete viaggi.
L’impatto della pandemia si ha anche sugli acquisti. Se a novembre dell’anno scorso la parola “black friday” aveva un volume di ricerca pari a 673mila, quest’anno arriva a malapena a 18mila.
2# NOTIZIA- SONY CONQUISTA LA METRO DI LONDRA E SOSTITUISCE LE INSEGNE CON LE FORME DEL SUO CONTROLLER
Chi abita a Londra avrà notato qualcosa di diverso una di queste mattine.
La segnaletica che ha reso la metro di Londra una delle più riconoscibili al mondo ha infatti subito un restyling per 48 ore.
Opera di Sony, che per promuovere l’uscita della nuova Playstation 5 ha sostituito la classica segnaletica della metro londinese con le forme dei comandi presenti sul suo controller.
Insieme alle insegne per i quattro ingressi della stazione a livello della strada, anche le pareti della stazione della metropolitana sono cambiate.
L’operazione di ambient marketing, che in poco tempo ha fatto il giro dei media mondiali, è avvenuta alla stazione della metropolitana di Oxford Circus.
Probabilmente Sony deve essere grata del suo potere mediatico, e dell’hype ottenuto per l’uscita della nuova Ps5. Senza questi fattori, infatti, in pochi avrebbero notato le insegne cambiate, visto che molti inglesi lavorano da casa ed evitano la città a causa della pandemia.
In Italia la Ps5 è uscita il 19 novembre, e non sono stati pochi i crash di sistema e il sold out registrati.
#3 NOTIZIA- GLI UFFICI OPEN SPACE SPARIRANNO A CAUSA DEL COVID-19? ECCO LE NUOVE TENDENZE!
C’è chi lo ama e chi proprio non riesce ad abituarsi. Il remote working ha in poco tempo modificato le nostre abitudini lavorative.
Dagli uffici spaziosi e pieni di persone, siamo passati al nostro salotto di casa. Con tutte le conseguenze che questo porta ad ognuno di noi.
Molti open space sono rimasti così vuoti. Quale sarà il loro destino post pandemia?
Intanto c’è da specificare che c’è una bella differenza tra remote working e smart working, le cui definizioni vengono spesso confuse. Il remote working, quello che la maggior parte delle persone ha sperimentato, ha pro e contro.
Innanzitutto non c’è più un ufficio. Niente più chiacchierate fugaci con i colleghi e pranzi improvvisati. Molto spesso si lavora nel silenzio di casa propria, che per molti può essere una benedizione.
Molti lavoratori hanno dichiarato di non amare particolarmente gli open space. Questo per diversi motivi:
- Diminuiscono la produttività
- I lavoratori si sentono costantemente monitorati
- Aumentano le distrazioni
- Manca la privacy
- Rafforzano il comportamento sessista a discapito delle donne.
Nonostante tutto, è stato anche dimostrato che migliora la cooperazione e la comunicazione. Il senso di comunità e la capacità di condividere conoscenze e idee sono le principali attrazioni del co-working.
La produttività dei dipendenti è ridotta perché le persone si sentono a disagio, soprattutto le donne.
Molte di loro hanno infatti dichiarato di sentirsi osservate e giudicate in base al loro outfit, tanto che alcune hanno cambiato il modo di truccarsi e vestirsi.
Ma è lo spazio a disposizione il primo fattore di insoddisfazione dei lavoratori. Poca privacy, alti livelli di rumore, meno spazio e un controllo della temperatura peggiore, sono i principali motivi di frustrazione.
Insomma, sia il lavoro da remoto che il lavoro in ufficio hanno pro e contro. Una call su Skype o Zoom non potranno mai sostituire un incontro di persona. Così come il traffico e lo stress del tragitto per andare a lavoro non potranno mai sostituire la comodità di poter lavorare da casa.
La pandemia ha sicuramente avuto un impatto importante sul lavoro in ufficio, ma i suoi effetti post pandemia sono ancora da definire. Non ci resta che aspettare i prossimi mesi!
Bene, questa era l’ultima notizia che avevo il piacere di proporre e condividere con voi.
Vi ringrazio per aver letto l’articolo e spero vi sia stato utile per rimanere aggiornati o per trovare qualche spunto interessante.
Alla prossima settimana!
Articolo scritto da: Alessio Pepe